FONDAZIONE ACCADEMICA I.U.I.S.M.
“SAPIENTIA MUNDI”Presso Direzione Generale Policlinico Umberto I
Viale del Policlinico, 155 Roma 00161
Roma li, 22042010
Prot. RP/22042010
Oggetto: Etica e Bioetica “Divulgare il valore della Legge Naturale quale fondamento dei diritti umani”.
La sessione del Corso di Etica e Bioetica del 22-04-2010 è stata aperta dal Prof. SILVIO MESSINETTI Segretario organizzativo della Accademia che ha ricordato che i Corsi di “Etica e Bioetica” consentono ai partecipanti, partendo da considerazione personali di proporre una tesi (detta percorso curriculare perché inerente l’attività lavorativa) sotto un particolare aspetto, sia esso filosofico, antropologico, sociologico o psicologico nella quale viene esposto il proprio pensiero in ordine a temi di etica o di bioetica.
L’Istituto ha così predisposto specifiche borse di studio al fine di consentire a seconda della tesi scelta e comunicata all’Ente dal discente una corretta trattazione scientifica della tesi stessa, supportando adeguatamente il discente stesso con uno specifico tutorato per la validazione del suo elaborato. Gli elaborati prodotti e discussi in seminari svolti anche in sedi diverse da Roma propongono linee guida che vogliono offrire un contributo alla comunità scientifica ed alle Istituzioni politiche chiamate a legiferare su questi argomenti.
Il Corso è vivacizzato con diversi eventi assembleari quali conferenze, seminari, convegni visite guidate mostre premi e specifiche iniziative. Sul continuo susseguirsi di avvenimenti provocati dai discenti, sempre attenti all’attualità, vigilano le Autorità Accademiche a che le iniziative siano formulate in modo corretto e sopratutto legittimo.
Nel Seminario di Etica e Bioetica gli autori, in particolare l’Avvocato Matteo RONGA, sostengono che l’ordine morale insito nel "diritto di natura" favorisce il raggiungimento del benessere psicofisico dell’uomo secondo canoni medico-antropologici che collocano nell’ordine morale il fondamento dei diritti dell’essere umano che non trova nel disordine morale, sia pure sancito da regole giuridiche connesse ai tempi, nessuna corrispondenza nella “Perfetta Ragione” a differenza del "diritto di natura".
Gli Autori analizzando Aristotele, Platone, Cicerone, Gaio e Ulpiano, Sant’Agostino, De Vio, Hobbes, Locke, Rothbard, Rousseau, Kant, Grozio e molti altri filosofi finiscono per condividere il pensiero di Ippia di Elide, per il quale esiste un diritto naturale, universalmente valido, superiore a quello positivo che è un prodotto arbitrario e mutevole delle convenzioni umane.
Gli uomini sono "tutti parenti, familiari e concittadini per natura non per legge”; la legge che essendo fatta da uomini, può costringerli a fare molte cose contro natura. Nella trattazione colpisce la sottolineatura fatta di Antifonte di Atene per il quale le leggi umane prive di sanzioni obbligatorie sono inferiori alle norme di natura;la cui trasgressione anche se non è sanzionata da una legge umana offende la verità.
Grato per l’attenzione offerta si porgono distinti saluti.
Prof. Giuseppe Anelli
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